COMUNICATO STAMPA
Fondazione GENS promuove l’incontro
LA FORMA DEI LUOGHI
l’ambiente come spazio sociale
Napoli, 18 novembre 2011 - Venerdì 18 novembre (ore 16,30) presso l’Associazione culturale Hde Massimo Lo Cicero, economista, Tomaso Montanari, storico dell’arte, Bruno Montella, ingegnere, Massimo Pica Ciamarra, architetto, Nicolas Pascarel , fotografo Donatella Tramontano, biologo e Massimo Marrelli economista e rettore dell’Università Federico II di Napoli, ragioneranno su “la forma dei luoghi”- l’ambiente come spazio sociale. “La relazione tra ambiente costruito e benessere – spiega Donatella Tramontano, presidente della Fondazione GENS – sta destando crescente interesse in tutto il mondo perché è principalmente nel contesto urbano che si assiste all’aumento delle patologie cronico degenerative. Le malattie non trasmissibili hanno non solo pesanti costi sociali, ma anche un peso economico divenuto insostenibile anche per i paesi più ricchi. La sfida è eccezionale: comprendere da una parte la “complessità organizzata” dell’organismo e del luogo e dall’altra la loro interazione per individuare variabili di rischio e di protezione e loro rapporti causali rispetto agli esiti finali. In questo quadro la forma dei luoghi, è elemento essenziale per il mantenimento ed il raggiungimento del benessere, perché se la città è malata fa ammalare.
Contribuire ad un cambiamento ”culturale” del concetto di salute e della sua promozione è parte integrante della mission della Fondazione GENS, che attraverso riflessioni e occasioni di confronto vuole stimolare l’aggregazione di professionalità ed esperienze diverse che integrandosi possano elaborare nuovi modelli e nuove strategie per il governo del contesto ambientale, il complesso mezzo in cui siamo immersi, e delle sue conseguenze sul nostro benessere.
È con questa consapevolezza che Fondazione GENS Onlus ha chiesto di riflettere su la forma dei luoghi a: Massimo Pica Ciamarra: “Trasformare, costruire -l’architettura- non é come la filosofia per Aristotele (orgogliosa della sua non utilità perché libera da ogni forma di condizionamento), ma è lo strumento attraverso il quale inverare speranze ed agire non sui soli aspetti materiali dell’esistenza perché la forma dello spazio influenza i modi di vita; comporta benessere o malessere, rallegra o rattrista, opprime od offre spazi di libertà”; Bruno Montella: “Le grandi Culture nascono e si sviluppano dove è “agevolmente” (minimo costo generalizzato) possibile spostarsi. La culla della civiltà, specie nel nostro emisfero, è nata e si è sviluppata in prossimità del mare che era l’unico sito che consentisse, nel passato, spostamenti celeri ed a basso consumo energetico, relativamente a quei tempi”; Massimo Lo Cicero: “Cosa siano le città, in ogni caso, è molto difficile dire in termini elementari. Il che rappresenta una prima conferma del fatto che siano una complessa produzione antropomorfa e che la loro configurazione sia avvenuta sempre e comunque in processi di natura collettiva ed oggettivamente cooperativa, rispetto agli attori in essi coinvolti”; Tomaso Montanari: “Per secoli, anzi per millenni, la forma dello Stato, la forma dell’etica pubblica, la forma stessa della mente si è definita, si è rispecchiata, si è riconosciuta nella forma dei luoghi pubblici. (…) Se vogliamo tornare a ridare forma alla nostra stessa idea di nazione, ridare forma ai luoghi storici del nostro Paese è un punto di partenza irrinunciabile”.